Sfide globali e competitività industriale europea

Sfide globali e competitività industriale europea

Il secondo pilastro ‘Sfide Globali e Competitività Industriale Europea’, che riunisce ed integra il secondo e il terzo pilastro di Horizon 2020 (‘Leadership industriale’ e ‘Sfide sociali’) in sei cluster intersettoriali, rafforza la competitività dell’industria europea, accresce l’impatto della R&I nell’ambito dello sviluppo, del sostegno e dell’attuazione delle politiche dell’Unione e sostiene l’adozione di soluzioni innovative nel settore industriale.

Il secondo pilastro vale nel complesso circa 53,5 miliardi di euro, pari al 56% della dotazione finanziaria complessiva del Programma quadro. Le azioni finanziate nell’ambito di questo pilastro sono caratterizzate da un approccio dall’alto verso il basso (top-down) - l’argomento di ricerca e innovazione è chiaramente delineato nel bando e ad esso il proponente si deve attenere - che pone al centro la collaborazione tra settori e discipline, valorizzando il potenziale innovativo, il ruolo dell’industria e unendo a questi il richiamo alle priorità politiche.

Tramite missioni e partenariati, i sei cluster svilupperanno e introdurranno tecnologie e soluzioni innovative attraverso progettualità collaborative in questi ambiti:

  • Health

L’obiettivo del cluster Health è migliorare e proteggere la salute e il benessere dei cittadini di ogni età generando nuove conoscenze, sviluppando soluzioni innovative e tecnologie sanitarie, garantendo l’integrazione di una prospettiva di genere nella prevenzione, nel monitoraggio e nel trattamento di disturbi e patologie, e contribuendo alla mitigazione dei rischi sanitari e al miglioramento della salute e del benessere sul luogo di lavoro.

Gli investimenti in ricerca e innovazione si propongono di garantire ai cittadini europei un’assistenza sanitaria inclusiva, di qualità ed economicamente accessibile, e contribuire all’ottenimento di una maggiore autonomia dell’Unione nelle forniture mediche essenziali e nelle tecnologie digitali.

Di fondamentale importanza sarà sfruttare pienamente il potenziale delle attività di R&I per costruire sistemi sanitari digitalizzati e un’economia dei dati competitiva e sicura, mirando all’istituzione dello spazio europeo dei dati sanitari e della cartella clinica elettronica comunitaria.

Quattro sono le aree di impatto delineate nel piano strategico 2021-24 a cui questo cluster contribuisce: buona salute e assistenza sanitaria accessibile di alta qualità; un’Unione europea resiliente preparata contro le minacce emergenti; servizi digitali di alta qualità per tutti; un’economia dei dati competitiva e sicura.

Le attività del cluster sono direttamente connesse con due Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite: SDG 3 (Salute e benessere per tutti) e SDG 13 (Agire per il clima).

  • Culture, Creativity and Inclusive Society

Il Cluster 2 si concentra sulle sfide relative alla governance democratica, al patrimonio culturale e all’ industria creativa, nonché alle trasformazioni sociali ed economiche. L’obiettivo di fondo è consentire ai decisori politici di affrontare le sfide enunciate, e di adottare nuovi paradigmi e politiche per il cambiamento in un contesto di rapide trasformazioni, transizioni e connessioni internazionali.

Il Cluster è composto da tre grandi destinazioni:

  • Destination 1 “Innovative Research on Democracy and Governance”
  • Destination 2 “Innovative Research on the European Cultural Heritage and the Cultural and Creative Industries”
  • Destination 3 “Innovative Research on Social and Economic Transformations”

Alcuni dei temi trattati saranno: governance democratica, fiducia nelle istituzioni democratiche, cittadinanza attiva e inclusiva, formazione, media, tecnologie per il patrimonio culturale, valori e tradizioni, industrie culturali e creative, arti europee, migrazione, disuguaglianza, sistema di welfare, mercato del lavoro, discriminazione, politiche pubbliche.

  • Civil Security for Society

Legittimo successore della sfida sociale 7 “Secure Societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens” di Horizon 2020, il cluster 3 ha l’ambizione di contribuire, tramite le sue azioni di R&I, al raggiungimento di una condizione di sicurezza e di stabilità dell’UE, supportando l’implementazione delle principali politiche comunitarie in materia di sicurezza, quali, l’EU Security Union Strategy, e l’EU Cybersecurity Strategy.

Con 1,6 miliardi di euro in sette anni, pari a circa l’1,7% dell’intero programma, il cluster 3 favorirà il passaggio da un approccio reattivo ad un approccio proattivo al tema della sicurezza, sostenendo lo sviluppo di strategie e di capacità di prevenzione rispetto alle sfide contenute nelle sue destinations: Better protect the EU and its citizens against Crime and Terrorism, Effective management of EU external borders, Protected infrastructure, Increased Cybersecurity, A Disaster-Resilient Society for Europe, SSRI Strengthened Security Research and Innovation.

  • Digital, Industry and Space

Gli investimenti in ricerca e innovazione previsti dal cluster Digital, Industry and Space hanno l’ambizione di sostenere la sovranità tecnologica europea nelle tecnologie abilitanti i processi produttivi, la digitalizzazione e le tecnologie spaziali, lungo la catena del valore, al fine di favorire la sostenibilità dell’industria europea.

Il Cluster si struttura in 6 destinations:

  • Climate neutral, circular and digitized production;
  • Increased autonomy in key strategic value chains for resilient industry;
  • World leading data and computing technologies;
  • Digital and emerging technologies for competitiveness and fit for the Green Deal;
  • Open strategic autonomy in developing, deploying and using global space-based infrastructures, services, applications and data;
  • A human-centred and ethical development of digital and industrial technologies.
  • Climate, Energy and Mobility

L’aspirazione europea a comprendere le cause del cambiamento climatico, le sue evoluzioni, i suoi impatti, i rischi e le opportunità ad esso correlate si accompagna strettamente alla necessità di rendere i sistemi energetici e di mobilità più sostenibili, intelligenti, sicuri, resilienti, inclusivi, competitivi ed efficienti. I settori dell’energia e dei trasporti sono al centro dell’economia europea, garantiscono la mobilità di merci e persone nonché la fornitura energetica a tutti i cittadini. Tuttavia, ad essi può essere anche imputata la parte più ampia di emissioni di gas serra dell’Ue. In considerazione di un impatto ambientale tanto significativo, l’Unione si propone di realizzare un percorso di decarbonizzazione e di digitalizzazione che trasformi entrambi gli ambiti in un’ottica di maggiore sostenibilità, nel più vasto contesto dell’impegno europeo a raccogliere le sfide del cambiamento climatico.

Al Cluster 5 fanno riferimento 11 Partenariati Europei relativi a: Clima (Driving Urban Transitions to a sustainable future), Energia (Clean Hydrogen, Built4People, Batteries, Clean Energy Transition) e Mobilità (Transforming Europe’s rail system, ATM, Clean Aviation, 2ZERO, CCAM e Zero-emission waterborne transport). Tali partenariati, posti al servizio degli obiettivi del cluster, faranno da catalizzatori per accelerare la transizione verso un’Europa digitale e climaticamente neutrale e per rendere l’industria europea dei trasporti, dell’energia e dei servizi climatici più resiliente e competitiva.

Per approfondimenti, visitare il sito web di ETNA2020 (Rete dei Punti di Contatto Nazionale Trasporti H2020)

  • Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment

Le attività umane esercitano una crescente pressione su suolo, mari e oceani, acqua, aria, biodiversità e altre risorse naturali. Tale pressione in combinazione con i cambiamenti climatici in atto influenza gli ecosistemi e la loro capacità di fornire servizi efficaci per l’umanità. In questo contesto, l‘obiettivo del Cluster 6 di Horizon Europe è avanzare e bilanciare gli obiettivi ambientali, sociali ed economici dell’Europa, impostando le attività economiche umane su un percorso di sostenibilità . Il paradigma alla base del Cluster è la necessità di un cambiamento trasformativo dell’economia e della società volto a ridurre il degrado ambientale, arrestare ed invertire il declino della biodiversità e gestire meglio le risorse naturali, servendo i target climatici dell’UE e garantendo cibo e acqua sicuri.

Un elemento peculiare del Piano di Lavoro del Cluster 6 è il richiamo ad un “approccio multi-attore“, in grado di orientare l’attività di R&I alla domanda ed ai bisogni della società. In base a tale approccio, i portatori di interesse devono essere direttamente coinvolti nel processo di R&I, dalla pianificazione dell’azione all’implementazione della stessa, in un’ottica di co-creazione.

All’interno del Cluster 6 è importante la cooperazione internazionale, che si sostanzia in azioni di carattere globale (e.g. Intergovernmental science-policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services – IPBES; Global Earth Observation System of Systems – GEOSS) nonché in iniziative multilaterali (e.g. International Bioeconomy Forum, All-Atlantic Ocean Research Alliance, Mar Mediterraneo e Mar Nero) e bilaterali (con Cina e Africa).

Contribuiscono agli obiettivi del cluster anche 2 Missioni, “Healthy oceans, seas, coastal and inland waters” e “Soil health and food“, ed 8 partenariati.

  • Joint Research Centre

Il Centro comune di ricerca (JRC) si inserisce nel secondo pilastro di Horizon Europe e fornisce prove scientifiche e supporto tecnico alle politiche dell’Unione.

Il JRC è il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza. Il Centro comune di ricerca fornisce alle politiche dell’UE un sostegno basato sull’evidenza scientifica durante l’intero processo politico, in piena indipendenza da interessi nazionali, commerciali o privati.

Il JRC sosterrà le 5 missioni di Horizon Europe tramite nuovi centri di conoscenza, analisi e monitoraggio dei progressi, azioni di coinvolgimento dei cittadini. Le missioni di Horizon Europe prevedono lo svolgimento di azioni intese a raggiungere obiettivi ambiziosi entro un periodo di tempo prestabilito, con un ampio impatto sulla società e sulle politiche di riferimento.

Il lavoro scientifico del JRC è direttamente legato alle priorità politiche della Commissione quali il Green Deal europeo, la digitalizzazione e un’economia inclusiva. Esso copre un’ampia gamma di settori quali l’energia e i trasporti, la sostenibilità e il clima, la demografia e le migrazioni, la crescita economica, l’istruzione e l’occupazione, le trasformazioni digitali e l’innovazione, la sicurezza dei cittadini, il cibo, la nutrizione e la salute. La particolare natura multidisciplinare, flessibile e resiliente del JRC gli permette di affrontare le sfide globali della società man mano che emergono e di anticipare quelle del futuro.