Diritto d'autore

Il diritto d'autore attiene al campo di protezione delle opere dell'ingegno, in particolare letterarie e artistiche. Pertanto, è utile per tutelare testi, segni grafici, canzoni, software.

Ambito e modalità di tutela del diritto d'autore

Il diritto d'autore è automatico, non sono richiesti adempimenti formali. Tuttavia, è utile segnalare che l'opera è protetta, tramite la dicitura COPYRIGHT (©). Inoltre, è possibile registrare l'opera presso la Siae (Società italiana autori ed editori), che esercita in via esclusiva per legge l'attività di intermediazione tra autori e utilizzatori. Il diritto d'autore si applica solo alle creazioni materiali che abbiano carattere creativo. Sono quindi escluse, per esempio, le idee.

Oggetto del diritto d'autore è un bene immateriale, ben distinto dal possesso o dalla proprietà del mero supporto (cartaceo, fisico, meccanico, magnetico, digitale) sul quale l'opera è fruibile. Il supporto in quanto tale è infatti di proprietà di chi lo acquista (avendone pagato il prezzo per supporto e diritti), anche se il diritto d'autore continua a sussistere. Perciò il proprietario del supporto non ha facoltà illimitata di utilizzo, bensì solo quelle facoltà di utilizzo che residuano dal diritto immateriale spettante all'autore secondo la legge.

Requisiti perchè l'opera sia soggetta a diritto d'autore

  • Concreta manifestazione
  • Originalità: l'opera deve rispecchiare la personalità dell’autore

Diritti connessi al diritto d'autore

Il diritto d'autore è costituito da due ordini di diritti: patrimoniali e morali.

Diritti patrimoniali. Sono cedibili, e durano 70 anni dalla data di morte dell’autore (morto questo, si trasmette agli eredi). Consistono nel diritto esclusivo del titolare a:

  1. riprodurre l'opera,
  2. divulgare l'opera (con qualunque mezzo),
  3. autorizzare la riproduzione e/o divulgazione.

Diritti morali. Sono incedibili. Consistono nel:

  1. diritto all'inedito,
  2. diritto alla paternità dell'opera,
  3. diritto all'integrità dell'opera,
  4. diritto a ritirare l'opera dal commercio.

Creative commons

Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d'autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello "alcuni diritti riservati". Il detentore dei diritti può non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell'opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, può imporre l'obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell'opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da "Share-Alike"). Le combinazioni di queste scelte generano le sei licenze CC, disponibili anche in versione italiana. (www.creativecommons.it)

Copyleft

L'espressione inglese copyleft, gioco di parole su copyright, individua un modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera a rilasciare eventuali modifiche apportate all'opera a loro volta sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti. (da http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft)